Roma, 18 giugno 2009 - Quest’anno l’occupazione totale registrerà una perdita del 2,7% e il tasso di disoccupazione salirà all’8,6%: queste le previsioni del centro studi della Confindustria secondo il quale «il deterioramento del mercato del lavoro si accentuerà nel secondo trimestre del 2009 (-1,1% strutturale), ma rallenterà progressivamente nei mesi successivi».
"L’occupazione - secondo il rapporto di Viale dell’Astronomia - ricomincerà a crescere dal secondo trimestre 2010 anche se registrerà una flessione annua dello 0,6% per effetto trascinamento».
I numeri per il 2010 supportano tali previsioni: una contrazione dell’occupazione totale (in termini di unità di lavoro standard, Ula) dello 0,6% mentre, sempre il prossimo anno il tasso di disoccupazione salirà al 9,3% dall’8,6% previsto per l’anno in corso.
"Complessivamente, le unità di lavoro
IL DEFICIT PUBBLICO
Il deficit pubblico nel 2009 si attesterà al 4,9% del Pil e sarà in lieve diminuzione il prossimo anno al 4,7%. Queste le previsioni dell’ufficio studi della Confindustria secondo il quale il debito pubblcio nel 2009 salirà al 114,7% del Pil e al 117,5% nel 2010, dal 105,7% del 2008. «L’aumento del debito pubblico è attribuibile al peggioramento del deficit e, in misura contenuta, agli interventi di sostegno al sistema bancario».
Riguardo al deficit pubblico, «il peggioramento rispetto allo scenario di aprile è da imputare interamente alla revisione al ribasso delle stime di crescita e dunque all’azione degli stabilizzatori automatici. Il livello del deficit per il 2009 - secondo Viale dell’Astronomia - è attribuibile principalmente alla dinamica delle entrate, che, per la prima volta dal dopoguerra sono stimate in diminuzione: -1,4% rispetto al 2008.
E il gettito delle entrate tributarie
La spesa pubblica salirà del 52,2% del Pil nel 2009 e si attesterà al 51,7% nel 2010 mostrando un debole rallentamento. Il saldo primario nel 2009 - conclude l’ufficio studi della Confindustria - verrà quasi azzerato in percentuale del Pil (0,1%) e comincerà a risalire nel 2010 (0,4% del Pil).
fonte: agi
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