I rimborsi per alcuni dei creditori della Lehman Brothers potrebbero arrivare tra tre anni: la notizia arriva dagli Stati Uniti e potrebbe concretizzarsi solo dopo una stima più sicura dei fondi investiti, soprattutto dagli europei.
È necessario infatti che entro l'inizio del prossimo anno si abbia una ragionevole stima dei crediti vantati in particolare da tutti coloro che, come gli obbligazionisti europei, si suppone avessero garanzie da parte di Lbhi (Lehman Brothers Holding) e da coloro che rivendicano diritti sulla base di contratti derivati. Nella migliore delle ipotesi ci vorrebbero tre anni, ma probabilmente ne serviranno di più. Le lungaggini potrebbero essere causate anche dal fatto che alcuni Paesi non hanno sottoscritto il protocollo internazionale che riguarda anche le società Lehman amministrate fuori dagli Usa. Protocollo che è stato creato proprio per accelerare le procedure.
Appuntamento cruciale è quindi la ‘bar date’, la data entro la quale registrare i crediti, fissata in linea generale per il 22 settembre, ma in particolare per le emissioni obbligazionarie europee al 2 novembre.
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