Roma, 15 luglio 2009 - Continua a tenere banco la candidatura - poi rifiutata - dui beppe Grillo alla guida del Pd. Tra gli ultimi a parlare è il sindao di Venezia Massimo Cacciari: "È stato un gesto di pura serietà. Non si deve permettere a una persona di partecipare alle primarie soltanto per sputtanare il partito - dice ad Affaritaliani.it - e rendere la sua immagine ancora più confusa e comica. Quindi hanno fatto benissimo a escluderlo, sarebbe stata una sciagura di serietà l’averlo ammesso".
Per il presidente emerito della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, "la situazione del Pd è avvilente ma deve evitare scissioni, Bersani è un vero rifondatore - afferma al Corriere della Sera - Mi avvilisce perchè ho creduto sul serio, due anni fa, che il varo di un partito della sinistra riformista fosse una cosa giusta e importante. E il ritiro di Veltroni, nel febbraio scorso, aveva rivelato difficoltà profonde e l’urgenza di un chiarimento in grado di cancellare equivoci e ambiguità".
Quanto a Ignazio Marino, il candidato alla segreteria continua la politica delle 'porte aperte': "Io non escludo nessuno", dice e anche per i teodem di Paola Binetti, che ha annunciato il suo addio in caso di vittoria del senatore chirurgo: "A Binetti dico: chiunque vinca io rimarrò e lavorerò nel Pd". Marino non si presenta certo per fare il terzo incomodo: «Corro per vincere», assicura in un’intervista a ‘Il Manifestò.
Quanto a Sergio Chiamparino "sta riflettendo seriamente sul sostegno da darci. Probabilmente parlerà il 21 a Milano, alla presentazione della nostra mozione", dice Marino.
IL COMICO: MI ISCRIVO ALLA P2
Beppe Grillo non può iscriversi al Pd: il comico genovese “ispira e si riconosce in un movimento politico ostile” al partito. E’ la decisione unanime della commissione di garanzia del Pd.
“La commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico si è riunita oggi - riferisce un comunicato stampa del Pd - ed ha confermato all`unanimità che non è possibile la registrazione di Beppe Grillo nell`anagrafe del Pd poiché egli ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al Pd. La delibera verrà resa nota sul sito nei prossimi giorni”.
Ma il comico non si perde d'animo e sceglie Affaritaliani.it per rilasciare la prima dichiarazione dopo il verdetto: «Ma che cos'è la commissione di garanzia? È nata adesso? Che cosa devo fare io? Farò un falso in bilancio a questo punto...». Ma l'hanno proprio esclusa, non ha i requisiti. «Vabbè, vuol dire che se non mi iscrivo al Pd mi iscriverò alla P2...»
L'APERTURA ALLA SERRACCHIANI
"Io - spiega ancora Grullo sul suo blog - voglio parlare ai giovani del Partito Democratico, che vogliono cambiare. Per esempio Debora Serracchiani, la mia unica interlocutrice. Si è permessa di condividere alcune nostre idee sul suo blog ed è stata subito tacitata. Ma è l’unica mia interlocutrice perchè è l’unica che è stata eletta, a differenza di questi qui, di queste mummie che dovrebbero andare a provare una esperienza straordinaria: andare fuori e cercare di lavorare e sopravvivere come milioni di italiani. Io vi do appuntamento al 25 ottobre. Ci sarò. Sotto forma fisica o di ologramma. Magari al congresso del Partito Democratico io apparirò in tridimensione mentre parla Bersani. O sarò in rete, in videoconferenza. Le votazioni. Le votazioni sono già stato eletto, praticamente. Se guardate i sondaggi dei loro giornali, dell’Espresso... Le primarie ci sono già. Stanno avvenendo in questo momento. Io vi dico che ho già vinto".
L'ATTACCO DI DI PIETRO
“La bocciatura della candidatura di Beppe Grillo (per le primarie e per la segreteria del Pd, ndr.) dimostra la paura dell’establishment del Partito democratico e l’idiosincrasia a rinnovarsi e a innovare”. Lo dice Antonio Di Pietro intervistato dal quotidiano online Affaritaliani.it.
“Oggi- aggiunge il leader Idv- c’e’ una realta’ nel Paese fatta di giovani e di internet che ha bisogno di sentirsi partecipe e protagonista. E’ a questa realta’ che noi dell’Italia dei valori intendiamo parlare ed e’ a questa realta’ che, a suo modo, Beppe Grillo sta parlando quando cita temi concreti come la non privatizzazione dell’acqua, il wi-fi libero e il rifiuto del ricorso alle centrali nucleari. Si tratta quindi di un’altra occasione di stare in mezzo ai problemi reali del Paese che il Pd ha perso e che noi dell’Italia dei Valori cercheremo di riconquistare, proprio per evitare che i giovani si allontanino dalla politica”.
Quanto ai rapporti tra Grillo e l’Idv, Di Pietro
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